Fin dalla nascita il neonato è capace di strisciare verso il seno della mamma e partecipa attivamente alla alimentazione sia al seno che al biberon.

A partire dai 4 mesi maturano nuove capacità e il lattante è spinto a imitare quello che fanno i grandi, arrivando intorno ai 6 mesi ad essere pronto per iniziare a mangiare sempre più da solo. Una competenza che ha molto a che fare con le acquisizioni dello sviluppo motorio del secondo semestre.

Cosa lo aiuta a soddisfare il desiderio di alimentarsi sempre più come vede fare dai grandi? Può mangiare dei pezzetti di cibo senza rischio di soffocare? Quando inizia a bere da solo? Vediamo i fattori che possono aiutare un bambino a vivere il momento dell'introduzione di cibi complementari in modo positivo, sentendosi orgoglioso, aumentando le sue capacità di regolazione, la fiducia e l'autostima in se stesso.

FAQ

- Questo incontro fa parte del percorso "Sfide per bambini e genitori. Il contributo di Berry Brazelton"  in cui sono inclusi più incontri ad un costo ridotto.

- Tutti gli incontri di questo percorso sono registrati. Per visualizzarli basterà loggarsi, accedere a "La Mia Dashboard" e cliccare sul percorso precedentemente acquistato.

- Non sono previsti ECM.

Docenti

Gherardo Rapisardi

Pediatra neonatologo

Nato a Firenze nel 1955, sposato, tre figli e nonno di quattro nipoti. Pediatra e neonatologo, negli anni Ottanta si è formato con Adriano Milani Comparetti a Firenze e con T. Berry Brazelton, Kevin Nugent, Heidelise Als e Barry Lester negli Stati Uniti. È trainer nella valutazione del comportamento neonatale (NBAS di Brazelton) e nel sistema di osservazione del comportamento neonatale (NBO di Nugent), nell’approccio Touchpoints di Brazelton, nella “Guide for Monitoring Child Development (GMCD)” e nella promozione dell’allattamento al seno. Dal 1986 è stato responsabile del servizio di Follow-up neonatale della terapia intensiva neonatale dell’ospedale Meyer di Firenze, dal 2006 ha diretto la Pediatria e Neonatologia all’ospedale S.M. Annunziata di Firenze e dal 2017 il progetto “Sorveglianza, Valutazione e Promozione dello sviluppo psicomotorio 0-6 anni”. Ritirato nel 2019, prosegue attività clinica di consulenza e di formazione a vari livelli. È fondatore e responsabile del Centro Touchpoints Brazelton. I maggiori campi di competenza clinica, studio e lavoro sono l’assistenza allo sviluppo (developmental care) e il follow-up del nato pretermine, la semeiotica neuroevolutiva (dove è anche certificato nella valutazione dei General Movements di Prechtl), la promozione della salute in età perinatale e dell’allattamento, i disturbi del sonno e della regolazione del comportamento del bambino Collabora con la rivista Un Pediatra per Amico (UPPA), con cui ha pubblicato i libri: “Alla conquista del sonno” (2022) e “Lo sviluppo dei bambini” (2024).

Luca Migliaccio

Psicologo psicoterapeuta

Nato e residente a Roma, durante la specializzazione in psicoterapia ha lavorato come educatore in casa famiglia, dove ha fatto profonde esperienze professionali e umane con bambini e adolescenti. Ha poi approfondito l’utilizzo di strumenti di videofeedback (VIPP-SD) e di osservazione delle dinamiche triadiche (LTP e LTPc), attraverso i quali ha sperimentato interventi a sostegno della responsività genitoriale e della cogenitorialità. Grazie alla formazione AIMI e COS-P ha fatto esperienze di conduzione di gruppi di massaggio infantile e sostegno alla genitorialità. Entusiasmato dai corsi Brazelton di Gherardo Rapisardi e Adrienne Davidson, si è ulteriormente formato sul Sistema di osservazione del comportamento neonatale (NBO) con Kevin Nugent e sull’approccio Touchpoints con Berry Brazelton, Joshua Sparrow e il gruppo di Boston. Oggi è fondatore e responsabile del Centro Touchpoints Brazelton presso il quale svolge il ruolo di trainer Touchpoints e offre supervisione ai professionisti e alle equipe dei servizi educativi e socio-sanitari. Socio ISIPSÉ (Istituto di Psicologia del Sé e Psicoanalisi Relazionale), svolge intensa attività clinica con adulti, adolescenti e famiglie. Come Presidente dell’associazione Natinsieme Impresa Sociale coordina alcune attività socio-educative sul territorio di Roma, attualmente è Responsabile locale del progetto “Un villaggio per Crescere”, un servizio educativo di compresenza rivolto a famiglie con bambini e bambine da zero a sei anni. Ha curato l’edizione italiana del libro “Bambini e Famiglie” (2015) e scritto alcuni articoli tra cui “L’approccio Touchpoint di Brazelton per gli interventi di sostegno alla genitorialità” (2025).

Fabia Eleonora Banella

Psicologa Psicoterapeuta

Fabia Eleonora Banella è una psicologa e psicoterapeuta clinica con una solida esperienza nel campo della ricerca e dell’insegnamento. Ha conseguito la laurea in Psicologia Clinica e Dinamica, per poi proseguire con un dottorato di ricerca presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". La sua formazione si è arricchita ulteriormente con una specializzazione come psicoterapeuta presso l'ISIPSÉ (Istituto di Psicologia del Sé e Psicoanalisi Relazionale) e un training presso Early Relational Training Program del UMass Boston, che le ha permesso di approfondire le dinamiche affettive nei primi anni di vita e la regolazione emotiva nei bambini. Attualmente, la Dott.ssa Banella svolge attività clinica e insegna psicopatologia dell’infanzia e dell’adolescenza presso la St John’s University a Roma. È fondatrice del Centro Touchpoints Brazelton, trainer Touchpoints e membro del Board dell'International Association for Relational Psychoanalysis and Psychotherapy (IARPP). Tra i suoi contributi più significativi ci sono articoli pubblicati in riviste specializzate e capitoli in volumi collettanei, come "Mutual Regulation and Unique Forms of Implicit Relational Knowing" e “L’approccio Touchpoint di Brazelton per gli interventi di sostegno alla genitorialità”. Ha anche trattato temi rilevanti come la regolazione emotiva nei bambini prematuri e le metodologie psicodinamiche applicate alla diagnosi infantile. Inoltre, ha tradotto e adattato i lavori di Edward Tronick, ampliando la comprensione delle interazioni madre-bambino. Riconosciuta per il suo approccio integrato alla psicologia clinica, la Dott.ssa Banella combina teorie psicodinamiche con pratiche evidence-based, impegnandosi a promuovere la salute mentale infantile e la psicoanalisi relazionale attraverso la ricerca e l’insegnamento.

Per maggiori informazioni su tutti i nostri percorsi online e in presenza scrivere a [email protected]