E’ meglio dormire a contatto o separati? Circolano su questo pregiudizi e tanta confusione.

Gli studi nell’ambito della psicologa perinatale dimostrano che la vicinanza fisica costituisce una preziosa opportunità per sostenere la relazione tra genitori e neonato, promuovere l’allattamento al seno e un accudimento sensibile e responsivo.

E’ anche questo il modo più ricorrente di dormire. Perlopiù i bambini fanno la nanna vicini ai genitori per una durata di tempo della loro vita variabile e dettata dalle abitudini culturali.

Dormire per la stragrande maggioranza della popolazione mondiale, come lavorare e mangiare, è un evento di gruppo, non privato.

Quando e perché dunque si è diffusa la pratica del sonno non condiviso tra genitori e bambini? Quali sono le abitudini dell’addormentamento e del sonno in Italia? La condivisione del letto dei genitori non è la scelta più sicura nei primi mesi.

Quali indicazioni è importante dare ai genitori riguardo alla sicurezza del sonno letto dei genitori non è la scelta più sicura nei primi mesi?

FAQ

- Questo incontro fa parte del percorso "Il sonno del bambino e dei suoi genitori"  in cui sono inclusi più incontri ad un costo ridotto.

- Tutti gli incontri di questo percorso sono registrati. Per visualizzarli basterà loggarsi, accedere a "La Mia Dashboard" e cliccare sul percorso precedentemente acquistato.

- Non sono previsti ECM.

Docenti

Gherardo Rapisardi

Pediatra neonatologo

Nato a Firenze nel 1955, sposato, tre figli e nonno di quattro nipoti. Pediatra e neonatologo, negli anni Ottanta si è formato con Adriano Milani Comparetti a Firenze e con T. Berry Brazelton, Kevin Nugent, Heidelise Als e Barry Lester negli Stati Uniti. È trainer nella valutazione del comportamento neonatale (NBAS di Brazelton) e nel sistema di osservazione del comportamento neonatale (NBO di Nugent), nell’approccio Touchpoints di Brazelton, nella “Guide for Monitoring Child Development (GMCD)” e nella promozione dell’allattamento al seno. Dal 1986 è stato responsabile del servizio di Follow-up neonatale della terapia intensiva neonatale dell’ospedale Meyer di Firenze, dal 2006 ha diretto la Pediatria e Neonatologia all’ospedale S.M. Annunziata di Firenze e dal 2017 il progetto “Sorveglianza, Valutazione e Promozione dello sviluppo psicomotorio 0-6 anni”. Ritirato nel 2019, prosegue attività clinica di consulenza e di formazione a vari livelli. È fondatore e responsabile del Centro Touchpoints Brazelton. I maggiori campi di competenza clinica, studio e lavoro sono l’assistenza allo sviluppo (developmental care) e il follow-up del nato pretermine, la semeiotica neuroevolutiva (dove è anche certificato nella valutazione dei General Movements di Prechtl), la promozione della salute in età perinatale e dell’allattamento, i disturbi del sonno e della regolazione del comportamento del bambino Collabora con la rivista Un Pediatra per Amico (UPPA), con cui ha pubblicato i libri: “Alla conquista del sonno” (2022) e “Lo sviluppo dei bambini” (2024).

Fabia Eleonora Banella

Psicologa Psicoterapeuta

Fabia Eleonora Banella è una psicologa e psicoterapeuta clinica con una solida esperienza nel campo della ricerca e dell’insegnamento. Ha conseguito la laurea in Psicologia Clinica e Dinamica, per poi proseguire con un dottorato di ricerca presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". La sua formazione si è arricchita ulteriormente con una specializzazione come psicoterapeuta presso l'ISIPSÉ (Istituto di Psicologia del Sé e Psicoanalisi Relazionale) e un training presso Early Relational Training Program del UMass Boston, che le ha permesso di approfondire le dinamiche affettive nei primi anni di vita e la regolazione emotiva nei bambini. Attualmente, la Dott.ssa Banella svolge attività clinica e insegna psicopatologia dell’infanzia e dell’adolescenza presso la St John’s University a Roma. È fondatrice del Centro Touchpoints Brazelton, trainer Touchpoints e membro del Board dell'International Association for Relational Psychoanalysis and Psychotherapy (IARPP). Tra i suoi contributi più significativi ci sono articoli pubblicati in riviste specializzate e capitoli in volumi collettanei, come "Mutual Regulation and Unique Forms of Implicit Relational Knowing" e “L’approccio Touchpoint di Brazelton per gli interventi di sostegno alla genitorialità”. Ha anche trattato temi rilevanti come la regolazione emotiva nei bambini prematuri e le metodologie psicodinamiche applicate alla diagnosi infantile. Inoltre, ha tradotto e adattato i lavori di Edward Tronick, ampliando la comprensione delle interazioni madre-bambino. Riconosciuta per il suo approccio integrato alla psicologia clinica, la Dott.ssa Banella combina teorie psicodinamiche con pratiche evidence-based, impegnandosi a promuovere la salute mentale infantile e la psicoanalisi relazionale attraverso la ricerca e l’insegnamento.

Per maggiori informazioni su tutti i nostri percorsi online e in presenza scrivere a [email protected]